La legislazione regionale Il Piano di Zona

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Il Piano di Zona © Giuseppe Viani IL PROCESSO DI FORMULAZIONE

Il Piano di Zona

© Giuseppe Viani

IL PROCESSO DI FORMULAZIONE DEL PIANO

DI ZONA
L’art. 19 della Legge, nr, 328/2000 stabilisce che… i Comuni associati negli ambiti territoriali..., d’intesa con le aziende unità sanitarie locali, provvedono, nell’ambito delle risorse disponibili…per gli interventi sociali e socio-sanitari, secondo le indicazioni del piano regionale…, a definire il Piano di Zona che individua:

gli obiettivi strategici e le priorità d’intervento nonché gli strumenti e i mezzi per la relativa realizzazione
le modalità organizzative dei servizi, le risorse finanziarie, strutturali e professionali, i requisiti di qualità
le forme di rilevazione dei dati nell’ambito del sistema informativo
le modalità per garantire l’integrazione tra servizi e prestazioni,
le modalità per garantire il coordinamento con gli organi periferici delle amministrazioni statali, con particolare riferimento all’amministrazione penitenziaria e della giustizia
le modalità per la collaborazione dei servizi territoriali con i soggetti operanti nell’ambito della solidarietà sociale a livello locale e con le altre risorse della comunità
le forme di concertazione con l’azienda unità sanitaria locale e con i soggetti [del terzo settore]

Piano Sociale regione Abruzzo 2011 - 2013

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Il Piano di Zona © Giuseppe Viani IL PROCESSO DI FORMULAZIONE

Il Piano di Zona

© Giuseppe Viani

IL PROCESSO DI FORMULAZIONE DEL PIANO

DI ZONA
Il Piano di Zona dei servizi sociali è, pertanto, lo strumento di programmazione strategica per la gestione unitaria dei servizi alla persona e attua, a livello locale, le scelte e gli obiettivi di politica sociale previsti dal P.S.R.. Esso è finalizzato a:

progettare e realizzare il sistema integrato di interventi e servizi sociali a livello locale, con il coinvolgimento della comunità locale
dare risposte ai bisogni emergenti dal territorio, costruendo il profilo sociale locale, definendo obiettivi coerenti con le indicazioni del P.S.R. e prevedendo la valutazione di impatto sociale del Piano di Zona
qualificare la spesa per la realizzazione del piano, mobilitando, attivando e coordinando le risorse, pubbliche e private, disponibili sul territorio
definire, in materia di integrazione sociosanitaria, la ripartizione della spesa a carico di ciascun soggetto coinvolto nelle azioni programmate
prevedere iniziative di formazione e aggiornamento del personale coinvolto nel sistema dei servizi

Piano Sociale regione Abruzzo 2011 - 2013

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attivare modalità di divulgazione (dei cittadini e dei soggetti sociali) delle

attivare modalità di divulgazione (dei cittadini e dei soggetti sociali) delle

iniziative legate alla fase di formazione e di valutazione del Piano di Zona

attivare modalità per favorire e sviluppare la partecipazione attiva dei cittadini e il coinvolgimento dei soggetti sociali rappresentativi della comunità locale

L’efficacia del Piano di Zona è strettamente legata all’adozione di specifiche strategie:

Piano Sociale regione Abruzzo 2011 - 2013

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La scelta degli obiettivi specifici del Piano di Zona, tenuto conto

La scelta degli obiettivi specifici del Piano di Zona, tenuto conto

delle aree prioritarie d’intervento individuate dal P.S.R., deve partire dai bisogni della collettività locale e dalla valorizzazione delle risorse del territorio di riferimento, piuttosto che della rete dei servizi esistenti

conoscere il territorio di riferimento, i cambiamenti in atto e le prospettive future per focalizzare l’attenzione sui bisogni dei cittadini e della comunità locale e sulle condizioni per rendere esigibili i diritti sociali

L’efficacia del Piano di Zona è strettamente legata all’adozione di specifiche strategie:

Piano Sociale regione Abruzzo 2011 - 2013

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definire esplicitamente il sistema delle responsabilità, stabilendo le modalità di gestione

definire esplicitamente il sistema delle responsabilità, stabilendo le modalità di gestione

unitaria delle risorse, non solo finanziarie, provenienti dai Comuni e dai diversi enti ed organismi che concorrono alla formazione ed attuazione del P.Z. ed individuando nell’Ufficio di Piano il soggetto referente per l’attuazione del Piano medesimo

valutare i risultati e verificare la programmazione attuata, definendo un processo valutativo che trovi una logica sequenza nel profilo sociale locale

L’efficacia del Piano di Zona è strettamente legata all’adozione di specifiche strategie:

Piano Sociale regione Abruzzo 2011 - 2013

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I Piani di Zona della città di Pescara

I Piani di Zona della città di Pescara

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I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE PER AREE DI INTERVENTO: i

I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE PER AREE DI INTERVENTO: i

servizi alla persona

In assenza (e in attesa) della definizione delle prestazioni essenziali su scala nazionale, Il P.S.R. 2011 – 2013 prevede una articolazione, sul territorio regionale, dei livelli essenziali definiti dall’articolo 22 delle legge 328/00, finalizzata a individuare gruppi di bisogni cui dedicare priorità per organizzare i servizi nel territorio (aree di bisogno definite LIV.E.A.S., Livelli Essenziali di assistenza Sociale), per garantire la consistenza e qualità delle risposte presenti negli ambiti territoriali
Intende stabilire anche l’orientamento, le modalità di funzionamento dei servizi ed interventi che concorrono ad assicurare l’esigibilità dei diritti sociali.
I servizi da garantire in tutta la regione sono articolati per macroaree di destinatari degli interventi sociali e, all’interno di ciascuna macroarea, vengono specificati livelli essenziali di assistenza sociale e livelli complementari

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I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE PER AREE DI INTERVENTO: i

I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE PER AREE DI INTERVENTO: i

servizi alla persona

Area Servizi Generali (1)
Servizio sociale professionale
Attività finalizzata alla lettura e decodificazione della domanda, alla presa in carico della persona, della famiglia e/o del gruppo sociale, all’attivazione ed integrazione dei servizi e delle risorse in rete, all’accompagnamento e all’aiuto nel processo di promozione ed emancipazione
Pronto Intervento Sociale
Interventi temporanei di sostegno e soccorso ai soggetti in difficoltà e a rischio di emarginazione, finalizzati ad assicurare la tempestiva capacità di fronteggiare le emergenze personali e dei nuclei familiari.
Il servizio di pronto intervento sociale è organizzato ed attuato con il coordinamento delle Province.
Le Province (in particolare) provvedono ad organizzare e gestire la rete delle risposte di pronto intervento sociale nelle zone carenti e coordinano e promuovono quelle già presenti sul territorio mediante sottoscrizione di appositi accordi di programma con gli Ambiti Territoriali Sociali

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I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE PER AREE DI INTERVENTO: i

I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE PER AREE DI INTERVENTO: i

servizi alla persona

Area Servizi Generali (2)
Segretariato sociale
Attività di informazione e consulenza in risposta al bisogno di informazione dei cittadini, con l’obiettivo di promuovere l’esigibilità dei diritti sociali. E’ strumento di orientamento del cittadino e di conoscenza di tutte le risorse della comunità: pubbliche, del terzo settore, private
Assolve anche alle funzioni di:
“porta unitaria” di accesso ai servizi sociali e sociosanitari quando, oltre a un bisogno informativo, si manifestano bisogni di natura sociale e sociosanitaria
“osservatorio”, in risposta all’esigenza di disporre di uno strumento di lettura dei fenomeni di evoluzione dei bisogni sociali e di monitoraggio delle risorse disponibili
Il servizio di segretariato sociale è organizzato ed attuato in ciascun ambito
territoriale secondo le indicazioni di cui al piano sociale regionale

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I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE PER AREE DI INTERVENTO: i

I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE PER AREE DI INTERVENTO: i

servizi alla persona

Area Servizi Generali (3)
Punto Unico di Accesso (PUA)
E’ una risorsa a disposizione del cittadino e degli operatori, per individuare i percorsi più efficaci per affrontare i bisogni di ordine sanitario, sociale e socio-sanitario, in modo unitario ed integrato. E' definito come una modalità organizzativa concordata tra Distretto ed Ambito Sociale con l’obiettivo di:
garantire ai cittadini ed agli operatori una porta unitaria di accesso ai servizi sociosanitari del territorio
garantire una capillare azione informativa sui percorsi assistenziali, sociali e socio sanitari
garantire l'invio all'UVM per la valutazione del bisogno sociosanitario e per la presa in carico
garantire la continuità del percorso assistenziale
Il PUA può essere attivato, tramite diverse modalità di comunicazioni, dal singolo cittadino o familiare, dal Medico di medicina generale o Pediatra di libera scelta, Servizi sociali, Servizi sanitari (Unità operative ospedaliere, RSA, Consultori familiari, Servizi di riabilitazione etc), Servizi istituzionali (scuola, Tribunale per i minorenni, Ambiti sociali, etc), Servizi non istituzionali (Case di riposo, cooperative sociali, associazioni di volontariato etc.)

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I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE PER AREE DI INTERVENTO: i

I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE PER AREE DI INTERVENTO: i

servizi alla persona

Area Servizi Generali (4)
Servizi di contrasto al child abuse
campagna di sensibilizzazione e di informazione alla popolazione in generale ed alle famiglie in particolare
Area Minori, Giovani e Famiglia (1)
Servizi asili nido per la Prima Infanzia
Potenziare il Servizio socio – educativo radicato nella comunità locale rivolto a bambini e bambine nella fascia di età 0 - 3 anni (vedi L.R. 76/2000)
Assistenza Domiciliare Minori
favorire il mantenimento nel proprio nucleo familiare e contesto sociale di minori con disagio e a rischio di devianza/emarginazione, a prevenire/
fronteggiare/superare situazioni di bisogno o disagio/devianza minorile
Servizio Affido Familiare ed Adozioni
Attività di intermediazione e supporto in collegamento con il Tribunale per i minorenni, la Regione, la Commissione per le adozioni internazionali

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I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE PER AREE DI INTERVENTO: i

I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE PER AREE DI INTERVENTO: i

servizi alla persona

Area Minori, Giovani e Famiglia (2)
Comunità di ripo residenziale per minori
Servizio residenziale finalizzato alla prevenzione/superamento di situazioni di bisogno, di disagio fisico, psichico e relazionale, attraverso l’attuazione di interventi educativi o di reinserimento sociale Il servizio accoglie temporaneamente il minore (qualora la famiglia di origine sia incapace o impossibilitata ad assolvere al proprio compito) favorendo l’armonico sviluppo della personalità per mezzo del progetto educativo individualizzato; che promuova i rapporti di solidarietà all’interno del gruppo dei pari, l’educazione alla condivisione di regole organizzative, i rapporti positivi dei ragazzi/ragazze con le loro famiglie e la partecipazione degli adolescenti alla progettualità ed alle decisioni relative ai diversi interventi con la scuola
Servizi Integrativi Minori
Servizi socio-educativi finalizzati al sostegno e socializzazione del minore, nonché di supporto ai carichi sociali familiari (si integrano con i servizi istituzionali rivolti a minori)